- 100 gr di uvetta sultanina
- 100 gr di mandorle spellate,tra cui 3-4 amare
- 300 gr di farina, tenendone altra di riserva
- 100 gr di zucchero
- 70 gr di olio
- 500 gr di gherigli di noci
- 4 prugne secche
- 6 fichi secchi
- 3 ciliegie candite
- 2 chicchi di caffè
- 1 bicchierino da liquore di marsala o di vin santo
- ostie bastanti a ricoprire la lastra del forno
Ammollate per un paio d’ore prima di incominciare a preparare il dolce, l’uvetta in un poco di vino bianco o acqua.
Scottate le mandorle in acqua caldissima, così toglierete facilmente l’involucro marrone.
Tritatele grossolanamente meno una che servirà a fare la bocca del serpentone.
Mischiate alla farina mezzo etto di zucchero e qualche granello di sale, impastatela con mezzo etto di olio e tanta acqua quanta ne occorre per avere una pasta piuttosto consistente. Lavorate bene, avvolgete la pasta in un tovagliolo e lasciatela in riposo per un’ora. Intanto unite l’uvetta strizzata, tagliuzzate noci, mandorle meno una, prugne e fichi secchi,le ciliege candite e un paio di mele sbucciate. (per questo dolce non occorre lievito.) Versate sul tutto 40 gr di zucchero, l’olio che resta e il vin santo o marsala, mettendone quel tanto che basta ad inumidire senza che rimanga liquido in fondo al recipiente.
Stendete la pasta piuttosto sottile, distribuitevi in modo uniforme la frutta tagliuzzata, senza liquido, avvolgetela su se stessa e formate una specie di lungo serpente a mo di ciambella, arrotolandolo un poco.
Fategli la testa un po’ più grossa della rimanente coda, mettetegli 2 chicchi di caffè per fargli gli occhi e la mandorla rimasta intera a formare la bocca.
Ungete con olio la lastra del forno, disponetevi le ostie e avvolgetevi il serpentone, cospargetelo di zucchero e fatelo cuocere in forno a calore debole ritirandolo quando lo vedrete ben dorato.
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